Digitalizzazione, intelligenza artificiale e professioni

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Digitalizzazione, intelligenza artificiale e professioni

Cari lettori, oggi voglio sottoporvi un tema particolarmente importante per noi professionisti ed è la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e l’impatto che esse avranno nel mondo del lavoro e in particolare in quello delle professioni.

Questo per il semplice fatto che il cambiamento è già in moto.

Se andiamo con lo sguardo rivolto verso un futuro, non così lontano, possiamo semplicemente pensare che tutto questo potrà portarci a valorizzare le nostre conoscenze, lasciando la parte più ripetitiva alle macchine.

Il risultato è che così facendo, il professionista potrà concentrarsi su attività più intellettuali e con  un elevato valore aggiunto per il cliente.

Con intelligenza artificiale, nel comune immaginario si hanno molti dubbi di cosa si sta parlando. Quando si parla di intelligenza artificiale la classifichiamo in 2 tipi:

1.   General intelligence: sono veri e propri software capaci di comportarsi come delle persone e si potrà arrivare ad ecclissare la mente umana; Si può facilmente intuire che alcune mansioni che al giorno d’oggi sono svolte da impiegati, potranno essere sostituite con queste intelligenze (il passo è molto breve!);

2.   Specific intelligence: questa riguarda lo svolgimento di particolari azioni, ed è già molto presente in diversi settori.

Gli investimenti nella tecnologia sono e saranno un valore aggiunto e un vantaggio competitivo sia per aziende che per studi professionali. Tutto questo ci deve comunque far riflettere su alcuni punti critici:

  • Riduzione degli occupati 

Come già detto tutto questo sembra in un futuro lontano ma: “il domani era ieri”;

  • Sicurezza informatica 

Spesso i dati relativi alla clientela vengono archiviati nel cloud di rete e il professionista deve garantire la sicurezza dei dati e delle informazioni relative ai propri clienti. Proteggere queste informazioni significa proteggere anche il proprio vantaggio competitivo;

  • Trasparenza

Isoftware giungono spesso ad un risultato tramite degli algoritmi complessi quindi il professionista deve essere in grado di spiegare e giustificare le ragioni sottostanti a una scelta fatta dal software stesso.

  • Responsabilità

Un problema molto importante relativo all’intelligenza artificiale è legato alla responsabilità civile e del risarcimento del danno nei confronti di terzi causato da errori da parte del software, dovendo stabilire se esso debba essere imputato al produttore o al suo utilizzatore. La situazione è molto complessa in quanto non esiste ancora una normativa in materia sia a livello dei singoli Stati sia a livello di Unione Europea.

  • Dipendenza e monopolio

Non sono molte le società che possono sviluppare questo tipo di tecnologie internamente, in quanto la loro implementazione richiede un’elevata quantità di conoscenze, mezzi finanziari, dati e informazioni. A causa delle barriere all’entrata, tale situazione potrebbe portare di fatto a una centralizzazione della fornitura di questi servizi altamente tecnologici in mano a poche big corporation, creando una situazione di monopolio o comunque di forte dipendenza

I professionisti dovranno dunque adeguarsi a queste tecnologie le quali possono essere viste, come un’opportunità per aumentare l’efficienza e ottenere un maggior vantaggio competitivo.

Un primo fattore determinante che distingue l’essere umano dalle macchine sono le soft skills come la leadership, l’empatia, la creatività, l’esperienza intesa come abilità di apportare miglioramenti alle competenze e alle conoscenze.

Esse permettono di entrare in sintonia con il cliente per captare quali sono le aspettative e le necessità, dando la possibilità ai professionisti di offrire un servizio che crei valore e soddisfazione al cliente stesso.

Teniamo sempre in considerazione che il software esegue quello per cui è stato programmato, quindi è giusto usarli per la quantità e NON per la qualità del loro lavoro.

È fondamentale evidenziare come, al momento, non vi sono certezze sul fatto che la tecnologia sarà in grado di sostituire a pieno il professionista, ma solo di affiancarlo e di supportarlo nello svolgimento delle proprie attività, consentendo di prendere decisioni su una scala dimensionale e a un ritmo oggi difficile.

Il vantaggio sarà quindi la presenza sul mercato di professionisti che si distinguono tra di loro sulla base delle migliori competenze, le quali determineranno anche un valore aggiunto maggiore rispetto ai concorrenti.

By |2020-12-16T12:15:10+00:00Dicembre 16th, 2020|Gestione del Personale|Commenti disabilitati su Digitalizzazione, intelligenza artificiale e professioni